Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42582 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42582PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, al fine di giustificare condotte abusive e indagini personali, redige una falsa relazione di servizio attestando fatti e circostanze inverosimili e non corrispondenti al vero, commette il reato di falso in atto pubblico, in quanto tale condotta è idonea a offendere i beni giuridici tutelati dalla norma incriminatrice. La falsità della relazione può essere dimostrata non solo attraverso prove documentali, ma anche attraverso una ricostruzione logica e stringente degli effettivi comportamenti tenuti dal pubblico ufficiale, che evidenzi l'inverosimiglianza e la mancata corrispondenza al vero di quanto attestato nella relazione. Il reato di falso in atto pubblico è configurabile anche quando il pubblico ufficiale redige più atti falsi (come una relazione di servizio e un verbale di sequestro) contenenti elementi parzialmente comuni, in quanto tali atti, pur essendo stati redatti nella medesima giornata, hanno una propria individualità e sono destinati a soddisfare esigenze diverse. Inoltre, il reato di simulazione di reato è integrato quando il pubblico ufficiale crea artificiosamente le tracce di un tentativo di rapina al fine di giustificare le proprie condotte abusive e indagini personali. La pena inflitta al pubblico ufficiale che commette tali reati può essere ritenuta congrua e proporzionata alla gravità della condotta reiterata nel tempo, alla pervicacia dimostrata e alla qualità dell'imputato, anche in presenza di circostanze attenuanti concesse nella massima estensione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Anton - Rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Settembre Antonio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. Lignola Ferdinando, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio in relazione ai capi 1), 2) e 3) e l'annullamento senza rinvio per prescrizione in relazione ai capi 4) e 6);
i difensori de…

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