Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47140 del 27 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47140PEN

Massima

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L'omessa o tardiva trasmissione degli atti da parte del Pubblico Ministero al Tribunale del riesame in un procedimento cautelare reale non determina automaticamente la caducazione del provvedimento, dovendo il giudice valutare la rilevanza degli elementi mancanti rispetto a quelli già acquisiti, i quali potrebbero essere sufficienti a giustificare il mantenimento del vincolo. Inoltre, nel giudizio di riesame, le parti possono addurre nuovi elementi di valutazione, senza distinzione tra elementi preesistenti e sopravvenuti, ampliando così l'orizzonte cognitivo del Tribunale. Pertanto, la mancata trasmissione di alcuni atti, come le annotazioni di polizia giudiziaria, non comporta necessariamente l'inefficacia del provvedimento cautelare, dovendo il giudice valutare complessivamente la sufficienza degli elementi a sua disposizione per esprimere un giudizio sulla legittimità e fondatezza della misura adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ug - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 500012/2013 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 13/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. FODARONI Giuseppina il quale chiede il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS) e (OMISSIS) ricorrono per Cassazione avverso l'ordinanza 13.2.2013 con la quale il Tribunale del rie…

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