Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'interpretare l'art. 22, comma 12, della Legge Regionale n. 27 del 1994, afferma che la nozione di "stessa direttrice di marcia" è funzionale a stabilire che, ai fini della determinazione del "percorso stradale minimo" tra due impianti di distribuzione di carburanti, deve aversi riguardo alla distanza tra impianti raggiungibili senza cambiare mano e seguendo lo stesso senso di marcia, a prescindere dalla presenza di intersezioni o raccordi stradali lungo il percorso. Ciò in quanto la ratio della norma è quella di individuare determinati bacini di traffico a ciascuno dei quali far corrispondere una sola stazione di rifornimento, e tale criterio di agevole raggiungibilità degli impianti collocati all'interno del medesimo bacino non viene meno per la sola presenza di intersezioni, in quanto queste non incidono sull'inversione del senso di marcia, a differenza di quanto accadrebbe se fosse necessario cambiare mano per raggiungere l'impianto. Pertanto, il Tribunale respinge il ricorso avverso il diniego di autorizzazione per la realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione di carburanti, ritenendo che il Comune abbia correttamente applicato il criterio della distanza minima tra impianti previsto dalla legge regionale.