Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 529 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:529SENB

Massima

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La revoca dell'aggiudicazione di una gara d'appalto, disposta dalla stazione appaltante a causa dell'accertata mancanza dei requisiti di partecipazione in capo all'aggiudicatario, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente originario, il quale aveva impugnato la medesima aggiudicazione. In tal caso, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, con condanna delle parti resistenti al pagamento delle spese di lite in favore del ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la revoca dell'aggiudicazione di una gara d'appalto, disposta dalla stazione appaltante a causa dell'accertata mancanza dei requisiti di partecipazione in capo all'aggiudicatario, comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente originario, il quale aveva impugnato la medesima aggiudicazione. Di conseguenza, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, con condanna delle parti resistenti al pagamento delle spese di lite in favore del ricorrente. La massima si fonda sull'accertamento, da parte del giudice amministrativo, della revoca dell'aggiudicazione disposta dalla stazione appaltante per le medesime ragioni su cui si basavano i motivi di ricorso, ossia la riscontrata assenza dei requisiti di partecipazione in capo all'aggiudicatario. Tale circostanza determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente originario, il cui ricorso deve pertanto essere dichiarato improcedibile. Il giudice, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, condanna le parti resistenti al pagamento delle spese di lite in favore del ricorrente. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/01/2017

N. 00529/2017 REG.PROV.COLL.

N. 15372/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 15372 del 2016, proposto da:
Soc L M Meccanica Srl, in persona del legale rappresentante p.t., in proprio ed in qualità di Mandataria del RTI con Ob Srl, rappresentata e difesa dagli avvocati Martina Torracchi C.F. TRRMTN81T58G713L, Matteo Valente C.F. VLNMTT81C30H501F ed Angelo Annibali C.F. NNBNGL76E18C773B, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Roma, via Sistina, 48, come da procura in atti;

contro

Trenitalia Spa, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Caccioppoli C.F. CCCFNC70H03H501W, con domicilio eletto presso…

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