Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6232 del 15 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6232PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale può essere applicata solo se è adeguatamente motivata l'attualità della pericolosità sociale del proposto, non essendo sufficiente il mero riferimento a condotte illecite commesse in passato. Il giudice deve accertare concretamente la persistenza di elementi indicativi della pericolosità attuale del soggetto, senza poter porre a suo carico l'onere di dimostrare la cessazione dei legami con l'ambiente criminale. Diversamente, la misura di prevenzione personale è illegittima per carenza di motivazione. Per quanto riguarda la misura di prevenzione patrimoniale della confisca, essa può essere disposta indipendentemente dall'accertamento della pericolosità sociale attuale del proposto, essendo sufficiente la dimostrazione della sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, nonché della riferibilità sostanziale di tali beni al soggetto proposto, anche se formalmente intestati a terzi, in assenza di una plausibile giustificazione della legittima provenienza. In tal caso, la motivazione del provvedimento non può essere censurata per vizio di mera insufficienza o incompletezza, ma solo per radicale assenza o mera apparenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 37/2014 CORTE APPELLO di MILANO, del 22/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;
lette le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro: inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
Propongono ricorso per cassazione, a mezzo del difensore, (OMISSIS) e (OMISSIS) avverso il decreto della Corte d'appello di Milano in data 22 dicembre 2014, con il quale e' stato confermato quello …

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