Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11405 del 24 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11405PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di un documento amministrativo estero (come una patente di guida) si consuma nel luogo in cui il documento falso è stato formato, indipendentemente dal fatto che il suo utilizzo avvenga successivamente in territorio italiano. Tuttavia, qualora manchi la condizione di procedibilità rappresentata dalla richiesta del Ministro della Giustizia ex art. 10 c.p. per i delitti di cui agli artt. 477 e 482 c.p., il reato di contraffazione non è punibile, ma può configurarsi il reato di uso di atto falso ex art. 489 c.p. qualora l'agente abbia fatto uso del documento contraffatto all'estero nel territorio dello Stato. Ai fini dell'integrazione del reato di uso di atto falso, è necessario che l'agente non abbia concorso nella falsità ovvero che non si tratti di concorso punibile. La valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione di merito, come la conoscenza della lingua italiana da parte dell'imputato o precedenti penali, rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, senza che la prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze processuali possa integrare vizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2020 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. FILIPPI PAOLA, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, la Corte d'Appello di Milano ha confermato la sentenza emessa dal Tribunale…

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