La proroga legale delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, disposta ai sensi dell'art. 182, comma 2, del d.l. n. 34/2020 e dell'art. 1, commi 682-684, della l. n. 145/2018, è stata superata dalla nuova disciplina introdotta dall'art. 3 della l. n. 118/2022, che ha abrogato le predette disposizioni normative, introducendo una nuova regolamentazione immediatamente applicabile. Pertanto, gli atti amministrativi adottati in attuazione del pregresso regime di proroga legale, come la delibera comunale impugnata, sono divenuti privi di oggetto e, conseguentemente, il relativo ricorso giurisdizionale è dichiarato improcedibile. La sopravvenuta disciplina legislativa, che ha inciso sulla fattispecie concreta oggetto di giudizio, comporta la compensazione delle spese processuali, in ragione dell'oggettiva delicatezza della questione, sulla quale è intervenuta anche l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.