La sospensione necessaria del processo civile ai sensi dell'art. 295 c.p.c. presuppone un vincolo di stretta ed effettiva conseguenzialità tra la decisione della causa pendente e quella di un'altra causa, tale per cui la definizione di quest'ultima costituisca un indispensabile antecedente logico-giuridico che pregiudichi in tutto o in parte l'esito della causa da sospendere. Tale vincolo di pregiudizialità non sussiste quando le parti in causa sono diverse, ancorché le questioni prospettate risultino collegate per la coincidenza o analogia di riscontri fattuali o di quesiti di diritto da risolvere. In tali ipotesi, la sospensione del processo non può essere disposta ai sensi dell'art. 295 c.p.c., in quanto ciò comporterebbe un ingiustificato ritardo nella definizione della controversia e un contrasto con il principio di ragionevole durata del processo, sancito dall'art. 111 Cost. e dall'art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.