Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 322 del 2019

ECLI:IT:TARLT:2019:322SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) costituisce un titolo abilitativo che consente l'immediato avvio dell'attività segnalata, senza necessità di preventiva autorizzazione o nulla osta da parte della pubblica amministrazione. Entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della SCIA, l'amministrazione può esercitare il potere inibitorio e di rimozione degli eventuali effetti dannosi dell'attività, qualora riscontri l'illegittimità dell'attività intrapresa. Decorso tale termine, l'amministrazione non può più adottare provvedimenti inibitori o sanzionatori, salvo il ricorso agli strumenti di autotutela. Pertanto, è illegittimo l'operato dell'amministrazione che, in presenza di una SCIA, adotti provvedimenti di sospensione, diffida o inibizione dopo il decorso del termine di 60 giorni, senza previamente attivare il procedimento di autotutela. L'amministrazione, in caso di accertata carenza dei requisiti per l'esercizio dell'attività, è tenuta ad adottare, entro il termine di 60 giorni, motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi. Qualora ritenga possibile la conformazione dell'attività intrapresa alla normativa vigente, l'amministrazione deve emanare un provvedimento motivato di invito al privato ad agire in tal senso, contestualmente disponendo la sospensione dell'attività. La disciplina della SCIA esclude la sanzionabilità della condotta di coloro che intraprendono un'attività in assenza dei presupposti di legge, essendo venuta meno la possibilità di esercitare il potere inibitorio sine die in caso di dichiarazioni false o mendaci.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/04/2019

N. 00322/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00147/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 147 del 2018, proposto da
Carmina Fiore, rappresentato e difeso dall'avvocato Toni De Simone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Latina , via Farini, 4;

contro

Comune di Itri, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 16092 del 30.11.2017 con cui il Comune di Itri ha richiesto alla sig.ra Carmina Fiore di integrare la documentazione presentata con istanza prot. n. 9455del 12.07.2017;

del provvedimento prot. 1314 del 26.01.2018 con il quale il Comun…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.