Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52558 del 17 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:52558PEN

Massima

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L'omessa trasmissione al tribunale del riesame di atti processuali ritenuti determinanti ai fini dell'applicazione della misura cautelare determina la caducazione del provvedimento impugnato, salvo che il tribunale abbia comunque motivato la sussistenza di gravi e sufficienti indizi di colpevolezza sulla base di altri elementi probatori ritualmente acquisiti. In tal caso, la valutazione di merito degli elementi di prova sfugge al sindacato di legittimità, purché la motivazione sia immune da vizi logici o giuridici. Il principio di diritto affermato in sede di legittimità prevede che l'omessa trasmissione di atti ritenuti determinanti comporta l'annullamento del provvedimento cautelare, a meno che il tribunale non abbia comunque motivato in modo adeguato e privo di vizi la sussistenza dei gravi indizi sulla base di altri elementi probatori regolarmente acquisiti, valutazione che non è sindacabile in sede di legittimità se correttamente effettuata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 508/2017 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 26/04/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, che chiede il rigetto del ricorso.
Udito il difensore avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi e chiede l'annullamento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) tramite il difensore ricorre per Cassazione avverso l'ordinanza 28.4.2017…

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