Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7856 del 20 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:7856PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale e la ricostruzione dei fatti, deve attenersi ai criteri di logicità e coerenza argomentativa, senza sostituire la propria valutazione a quella del giudice di primo grado, salvo che quest'ultima non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. In particolare, la percezione diretta da parte della persona offesa delle espressioni ingiuriose o minacciose è un elemento essenziale per la configurabilità dei reati di ingiuria e minaccia, non potendo il giudice desumere tale percezione da elementi indiretti o presuntivi, in assenza di una prova certa in tal senso. Pertanto, qualora il giudice accerti che la persona offesa non abbia potuto percepire direttamente le espressioni contestate, in ragione della distanza o di altri impedimenti oggettivi, deve escludere la sussistenza dei reati suddetti, anche se le espressioni siano state pronunciate in presenza di terzi. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se questa risulta logica e coerente con i principi giuridici applicabili, anche se non condivisa dal ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 46/2013 TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA, del 13/06/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E…

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