La depenalizzazione di una fattispecie penale, intervenuta successivamente alla commissione del fatto, determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, in applicazione del principio di retroattività della legge penale più favorevole all'imputato. Tale principio, sancito dall'articolo 2, comma 2, del codice penale, impone al giudice di riqualificare il fatto come illecito amministrativo, qualora la nuova disciplina abbia trasformato il reato in sanzione pecuniaria, senza possibilità di rinvio per un nuovo giudizio. La valutazione della natura più favorevole della nuova legge deve essere effettuata in concreto, avendo riguardo agli effetti complessivi della modifica normativa sulla posizione dell'imputato, in un'ottica di piena tutela dei principi di legalità e di irretroattività della legge penale sfavorevole. Il giudice di legittimità, nell'accertare la depenalizzazione del fatto, è tenuto ad annullare la sentenza di condanna senza rinvio, in quanto il reato contestato non è più previsto dalla legge come tale, con conseguente venir meno della potestas puniendi dello Stato.