Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32795 del 2 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32795PEN

Massima

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Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni si distingue dal reato di estorsione in relazione all'elemento psicologico: nel primo, l'agente persegue il conseguimento di un profitto nella convinzione, anche se in concreto infondata, di esercitare un suo diritto, ovvero di soddisfare personalmente una pretesa che potrebbe formare oggetto di azione giudiziaria; nel secondo, invece, l'agente persegue il conseguimento di un profitto nella piena consapevolezza della sua ingiustizia. Perché possa ritenersi integrata la fattispecie dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, la pretesa arbitrariamente coltivata dall'agente deve corrispondere esattamente all'oggetto della tutela apprestata in concreto dall'ordinamento giuridico, non risultando in qualsiasi modo più ampia, atteso che ciò che caratterizza il reato in questione è la sostituzione, operata dall'agente, dello strumento di tutela pubblico con quello privato, e l'agente deve essere animato dal fine di esercitare un diritto con la coscienza che l'oggetto della pretesa gli possa competere giuridicamente, pur non richiedendosi che si tratti di pretesa fondata, ovvero che il diritto oggetto dell'illegittima tutela privata sia realmente esistente. Ai fini dell'integrazione del reato di estorsione, invece, è necessario che vi sia un nesso causale tra la condotta e la situazione di coazione psicologica che costituisce l'evento intermedio tra la condotta stessa e l'atto di disposizione patrimoniale che arreca l'ingiusto profitto con altrui danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovan - Presidente

Dott. VERGA Giovan - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. CIANFROCCA P - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro del 26.3-20.4.2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
letta la requisitoria del PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 26.3-20.4.2021 il Tribunale di Catanzaro ha respinto l'istanza di riesame proposta nell'interes…

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