Consiglio di Stato sentenza n. 660 del 2004

ECLI:IT:CDS:2004:660SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di autorizzazione all'attività estrattiva, pur essendo preceduto da un atto preparatorio di un organo collegiale, costituisce l'atto finale del procedimento amministrativo e, pertanto, è suscettibile di autonoma impugnazione da parte del soggetto interessato, in quanto direttamente lesivo della sua sfera giuridica. La sopravvenienza di un nuovo provvedimento amministrativo, che modifica in senso più restrittivo il regime autorizzatorio precedente, non determina automaticamente la carenza di interesse all'impugnazione del primo provvedimento, in quanto l'interesse residuo del ricorrente può sussistere ai fini dell'eventuale risarcimento del danno subito o di ulteriori iniziative attivabili a seguito dell'annullamento del provvedimento impugnato. La disciplina regionale in materia di attività estrattive, che limita lo sfruttamento delle cave di dolomia al fine di garantire l'approvvigionamento delle industrie del vetro e dell'acciaio, non viola i principi costituzionali di uguaglianza e di libertà di iniziativa economica, in quanto risponde a finalità di tutela ambientale e di interesse pubblico, rientranti nella potestà legislativa regionale concorrente. Tuttavia, il provvedimento amministrativo che autorizza la prosecuzione temporanea dell'attività estrattiva deve indicare con precisione il termine entro il quale l'impresa deve provvedere alla rilocalizzazione in nuovi siti, in conformità alla pianificazione regionale, al fine di assicurare la certezza del rapporto giuridico e la tutela dell'affidamento dell'impresa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello proposto dalla Do. di Mo. S.p.A. in persona dell'Amministratore unico rappresentante pro tempore Sa. ((omissis))., rappresentata e difesa dagli avv.ti An. De. Re e Ma. At. Lo. e presso lo studio di quest'ultima elettivamente domiciliata in Ro., Via Do., n. 1.
contro
il Comune ((omissis))ssa, in persona del Sindaco pro tempore dott. ing. Ro. Pu., rappresentato e difeso dall'avv. Do. Ia. con il quale è elettivamente domiciliato in Ro., Lu. Mi., n. 9, presso lo studio del dott. Gi. Ma. Gr.
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana Sezione I - n. 549 del 28 novembre 1997.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune appellato;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sos…

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