Il reato di false dichiarazioni al pubblico ministero (art. 371-bis c.p.) si prescrive nel termine massimo di sette anni e sei mesi dalla sua consumazione, ai sensi della normativa previgente. Qualora sia dedotto in sede di legittimità un vizio di motivazione che implicherebbe la prosecuzione del giudizio oltre la scadenza del termine prescrizionale, la Corte di Cassazione è tenuta a dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, senza poter disporre l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, in applicazione del principio di cui all'art. 129 c.p.p. Tale principio, consolidato nella giurisprudenza di legittimità, preclude la possibilità di un nuovo giudizio quando ciò comporterebbe il superamento del termine di prescrizione, in ossequio alle esigenze di economia processuale e di ragionevole durata del processo. La declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, pertanto, impone l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, senza possibilità di una nuova valutazione del merito da parte del giudice di rinvio.