Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11532 del 9 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11532PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni intestati a terzi, ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992, è legittimo quando l'accusa dimostri, anche attraverso presunzioni gravi, precise e concordanti, che i beni, pur formalmente intestati a soggetti estranei, siano in realtà nella disponibilità effettiva dell'indagato, quale che sia il titolo giuridico di tale disponibilità. Incombe all'accusa l'onere di provare tale situazione di interposizione fittizia, mentre al terzo intestatario spetta, ove lo ritenga, l'onere di allegare e provare la propria esclusiva titolarità del bene. Il terzo può impugnare il sequestro solo per contestare la presunzione di interposizione, senza poter far valere eccezioni relative alla sussistenza dei presupposti di applicazione della misura cautelare nei confronti dell'indagato. Ove il terzo assolva l'onere di allegazione della propria esclusiva titolarità, il sequestro deve essere revocato, a prescindere dalla dimostrazione, da parte dell'accusa, della pertinenzialità del bene ai reati contestati all'indagato. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di sequestro è ammissibile solo per violazione di legge e non può estendersi al controllo sulla adeguatezza e coerenza logica della motivazione, se non nei casi di inesistenza o mera apparenza della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
contro l'ordinanza del 24/08/2016 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. G. Rago;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Di Leo Giovanni, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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