Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13371 del 1 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13371PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso un provvedimento di riesame in tema di misure cautelari personali, è tenuto a verificare la congruenza e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato in relazione ai gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari, senza poter sindacare direttamente la sussistenza di tali presupposti, compito primario ed esclusivo dei giudici di merito. Pertanto, la Corte di Cassazione può censurare il provvedimento di riesame solo in presenza di vizi di mancanza o manifesta illogicità della motivazione, non essendo ammissibile una rivalutazione nel merito degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari. Inoltre, la Corte, nel dichiarare inammissibile il ricorso, condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, qualora ravvisi profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, e dispone la trasmissione della decisione al direttore dell'istituto penitenziario in cui l'indagato è ristretto, affinché provveda agli adempimenti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. ((omissis)) nell'interesse di Ca. Da. nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Bologna del 2.8.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)) il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Osserva:

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza del 15.5.2010 il GIP…

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