Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 289 del 2017

ECLI:IT:CGARS:2017:289SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il mancato completamento della documentazione richiesta entro il termine perentorio assegnato dalla pubblica amministrazione per l'integrazione della domanda di condono edilizio comporta l'improcedibilità della domanda e il conseguente diniego della concessione o autorizzazione in sanatoria, a prescindere dal previo versamento dell'oblazione dovuta. L'amministrazione è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento di rigetto della domanda di condono, assegnando un termine congruo per la presentazione di memorie e documenti, ma non è obbligata a disporre ulteriori richieste di integrazione documentale qualora il privato non abbia ottemperato alle precedenti richieste. Il privato non può far valere una legittima aspettativa fondata sulla mera tolleranza o inerzia dell'amministrazione, né sulla circostanza che quest'ultima abbia consentito l'integrazione documentale e il versamento di somme in pendenza del giudizio, atteso che tali comportamenti non possono sanare il pregresso inadempimento del privato né impedire il legittimo esercizio del potere di diniego. La mancata presentazione della documentazione richiesta entro il termine perentorio, pertanto, legittima il diniego della concessione o autorizzazione in sanatoria, senza che l'amministrazione sia tenuta a disporre ulteriori incombenti istruttori o a rimediare alla carenza documentale, essendo onere del privato provvedere tempestivamente all'integrazione della domanda.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/06/2017

N. 00289/2017REG.PROV.COLL.

N. 00548/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 548 del 2015, proposto da Tommaso Famà, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Glicerio, con domicilio eletto presso lo studio Domenico Cantavenera in Palermo, via Notarbartolo 5;

contro

Comune di Licata, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Federico Cappella, con domicilio eletto presso il Consiglio di Giustizia Amministrativa in Palermo, via F. Cordova 76;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. SICILIA – PALERMO, Sez. II, n. 2699/2014, resa tra le parti, concernente diniego di rilascio di concessione edilizia in …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.