Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 17906 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:17906SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sulla domanda di conversione del permesso di soggiorno deve essere considerato come un provvedimento tacito di accoglimento, qualora l'amministrazione abbia successivamente definito positivamente la pratica e consegnato il titolo richiesto, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio ad eccezione dell'obbligo di restituzione del contributo unificato in favore del difensore antistatario. Il principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'amministrazione di provvedere tempestivamente sulle istanze presentate dai cittadini, evitando ingiustificati ritardi che possano arrecare pregiudizio agli interessati. Pertanto, il silenzio serbato dalla P.A. oltre i termini previsti dalla legge per la conclusione del procedimento deve essere qualificato come provvedimento tacito di accoglimento, salvo che l'amministrazione dimostri la sussistenza di ragioni oggettive che hanno impedito l'adozione del provvedimento espresso entro il termine stabilito. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, in quanto l'amministrazione ha comunque provveduto in modo satisfattivo sulla domanda dell'interessato, senza che permangano utilità pratiche per il ricorrente a ottenere una pronuncia di annullamento del silenzio inadempimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/10/2024

N. 17906/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00697/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 697 del 2024, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Questura di Roma, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

ricorso avverso il silenzio della Questura di Roma ufficio immigrazione sulla domanda di conversione del permesso di soggiorno da protezione speciale a permesso di lavoro subordinato

Visti il ricorso e i relativi all…

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