Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1247 del 2017

ECLI:IT:TARLE:2017:1247SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria potestà regolamentare, può legittimamente adottare provvedimenti che limitano l'insediamento di attività di somministrazione di alimenti e bevande in determinate aree del territorio comunale, al fine di garantire la conformità delle dinamiche economiche ai principi fondamentali della Costituzione, quali la tutela dell'ambiente, della viabilità e della vivibilità dei residenti, nonché la programmazione razionale dello sviluppo del settore commerciale. Tali limitazioni, purché siano socialmente utili, proporzionate, ragionevoli e adeguate, non contrastano con il principio costituzionale della libertà di iniziativa economica privata, in quanto rispondono all'esigenza di contemperare tale libertà con altri interessi pubblici meritevoli di tutela. Il Comune, pertanto, può legittimamente vietare l'apertura di nuovi esercizi di somministrazione di alimenti e bevande in determinate aree del territorio, anche qualora l'attività da svolgere riguardi la sola somministrazione di prodotti confezionati e bevande, in quanto tale attività rientra comunque nella nozione di "somministrazione di alimenti e bevande" ai sensi della normativa vigente. La valutazione della sussistenza di una disparità di trattamento rispetto ad altri esercizi presuppone l'identità oggettiva delle situazioni di fatto e di diritto, circostanza non facilmente evincibile nel caso di specie, e comunque non può essere invocata dal destinatario di un provvedimento illegittimo per ottenere l'applicazione di un provvedimento più favorevole illegittimamente adottato nei confronti di un terzo.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/07/2017

N. 01247/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01053/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1053 del 2016, proposto da:
Carlo Pisano, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesca Grazia Conte, con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via G Parini,1;

contro

Comune di Lecce, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Elisabetta Ciulla, Laura Astuto, con domicilio eletto presso lo studio Elisabetta Ciulla in Lecce, Municipio;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. REP_PROV_LE/LE-SUPRO/0020786 del 6/5/2016, con cui il SUAP del Comune di Lecce ha rigettato la SCIA presentata dal ricorrente in data 20/04/2016;

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