Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6790 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:6790SENT

Massima

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Il Comune, in caso di occupazione illegittima di un bene privato per finalità di interesse pubblico, è tenuto a ripristinare la situazione di fatto esistente al momento dell'inizio del comportamento illecito, restituendo formalmente il bene al proprietario, salvo che non eserciti il potere di acquisizione previsto dall'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001. Tale potere può essere esercitato solo in presenza di attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico, valutate comparativamente con i contrapposti interessi privati ed evidenziando l'assenza di ragionevoli alternative, e previo pagamento di un indennizzo forfettario al proprietario, in misura variabile dal 10% al 20% del valore venale del bene in relazione alla sua destinazione. In mancanza dell'esercizio di tale potere, l'illegittima occupazione di un bene privato, anche se preordinata a soddisfare finalità di interesse pubblico, determina l'obbligo di restituzione nei confronti del proprietario, in quanto solo gli atti tipici previsti dalla legge possono produrre effetti ablativi della proprietà. L'accertamento giurisdizionale dell'illegittimità o della mancata conclusione del procedimento espropriativo determina il verificarsi dei presupposti per la piena tutela del diritto di proprietà, mediante un provvedimento restitutorio che può essere impedito solo dall'adozione del provvedimento di acquisizione ai sensi dell'art. 42-bis. Pertanto, in assenza di tale provvedimento, il Comune è tenuto a provvedere alla restituzione del bene, previo ripristino dell'originario stato, ovvero all'acquisizione dello stesso mediante l'attivazione della procedura di cui all'art. 42-bis o con accordo transattivo che contempli l'acquisizione ex nunc al patrimonio comunale nelle forme del diritto privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/11/2022

N. 06790/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04027/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4027 del 2017, proposto da
Alfonso Suppa e Raffaele Vigliotta, rappresentati e difesi dagli avvocati Antonio Lamberti, Claudio Maria Lamberti e Rosa Suppa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il loro studio in Napoli, alla via S. Pasquale a Chiaia n. 55;

contro

Comune di Amorosi, non costituito in giudizio;

nei confronti

Domenico Di Gioia, Francesco Di Gioia, Maria Carmina Di Mauro, Franco Di Meo, rappresentati e difesi dall’avvocato Antonio Tommaso Ventre, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico …

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