Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23373 del 25 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23373PEN

Massima

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Il sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero è legittimo quando sussiste il fumus del delitto contestato e la finalità probatoria del sequestro stesso, anche in assenza di una motivazione autonoma rispetto al precedente sequestro preventivo d'urgenza effettuato dalla polizia giudiziaria, purché il decreto di sequestro contenga il riferimento al reato commesso e alle ragioni che giustificano l'emissione del nuovo sequestro. La mancata restituzione di beni non oggetto della convalida del sequestro non può essere richiesta in sede di riesame, ma richiede una separata istanza di restituzione. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando è aspecifico, ovvero non si confronta con le argomentazioni della decisione impugnata, e quando sollecita disposizioni non contenute nel provvedimento oggetto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso l'ordinanza del 19/04/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO TUTINELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. SANTE SPINACI, che conclude per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in questa sede impugnato, il Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice del riesame cautelare reale, ha conferma…

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