La decadenza di una concessione demaniale marittima, illegittimamente disposta dall'amministrazione comunale, comporta la responsabilità risarcitoria di quest'ultima nei confronti del concessionario, qualora tale provvedimento abbia impedito la realizzazione di un programma di ampliamento dell'impianto di acquacoltura, con conseguente perdita di utili prospettici derivanti da un accordo commerciale già concluso con un primario operatore del settore. Tuttavia, il danno risarcibile non può comprendere le conseguenze pregiudizievoli che il concessionario avrebbe potuto ragionevolmente evitare, come l'interruzione dell'attività produttiva già autorizzata e concretamente esercitata, in quanto tale scelta non risulta necessitata dalla condotta illegittima dell'amministrazione. Il risarcimento è pertanto limitato al mancato utile derivante dalla mancata attuazione del programma di ampliamento, debitamente quantificato sulla base di elementi tecnici, economici e contabili, al netto della redditività potenziale dell'impianto originario, tenuto conto anche dei canoni di affitto e dei finanziamenti pubblici previsti nell'ambito dell'accordo commerciale.