Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27247 del 12 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27247PEN

Massima

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Quando i reati di lesioni personali, minaccia e danneggiamento sono contestati in forma aggravata, la pena da applicare deve essere quella prevista per la competenza del tribunale, non rilevando la concessione delle attenuanti generiche. In caso di continuazione, la pena base non può essere inferiore al minimo edittale più alto tra quelli stabiliti per i reati contestati. Il giudice non può applicare la pena prevista per i reati di competenza del giudice di pace, in quanto i reati aggravati rientrano nella competenza del tribunale. Inoltre, in presenza di più reati in continuazione, la pena base deve essere determinata in misura non inferiore al minimo edittale più elevato tra quelli stabiliti per i singoli reati, a prescindere dalla concessione di eventuali attenuanti generiche. Ciò al fine di assicurare una risposta sanzionatoria adeguata alla gravità complessiva della condotta illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazi - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;

nei confronti di:

1) PI. RE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 491/2010 TRIBUNALE di ASCOLI PICENO, del 11/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

lette le conclusioni del P.G. Dott. RIELLO Luigi che ha chiesto l'annullamento senza rinvio con trasmissione degli atti al giudice a quo per nuovo giudizio.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribuna…

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