Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37440 del 24 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:37440PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale degli imputati per il reato di lesioni personali volontarie, afferma che la valutazione della credibilità della persona offesa rappresenta una questione di fatto rimessa alla esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non in presenza di manifeste contraddizioni. Inoltre, anche qualora solo uno degli imputati abbia materialmente cagionato le lesioni, il concorso di persone nel reato può comunque configurarsi quando la condotta dell'altro imputato abbia rafforzato l'azione delittuosa, essendo sufficiente l'accertamento di una chiara volontà offensiva comune. Infine, la valutazione circa la connotazione aggressiva del comportamento dell'imputato rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non in presenza di specifici vizi logici o di mancata considerazione di circostanze decisive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CE. AN. , N. IL (OMESSO);

2) MA. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/12/2008 CORTE APPELLO di LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galasso A., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. …

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