Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38969 del 22 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:38969PEN

Massima

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Il sequestro e la confisca di beni nel procedimento di prevenzione possono essere disposti anche nei confronti di terzi, qualora sia accertata la provenienza illecita dei capitali investiti nell'attività economica da essi gestita, in assenza di una legittima giustificazione della sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati. In tali casi, il giudice di merito può legittimamente ritenere che i beni siano riconducibili, in via mediata, alla persona sottoposta alla misura di prevenzione, sulla base di un apprezzamento complessivo degli elementi di fatto acquisiti, senza che sia necessario l'accertamento di specifici reati. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di confisca è limitato alla verifica della sua mera esistenza e non si estende al controllo della sua logicità e congruità, in quanto il ricorso per cassazione in materia di misure di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Consigliere

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Consigliere

Dott. MANNINO Felice Saver - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LI. Si. Co., nata il (OMESSO) a (OMESSO);

LI. An., nata il (OMESSO) a (OMESSO);

LI. Ma., nata il (OMESSO) a (OMESSO);

LI. Ro., nata il (OMESSO) a (OMESSO);

LI. Se., nata il (OMESSO) a (OMESSO);

avverso il decreto della Corte d'appello di Reggio Calabria 21 luglio 2006 n. 117;

Letta la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del dr. Gioacchino IZZO, il q…

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