Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34386 del 16 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34386PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti si configura quando vi sia un vincolo associativo stabile e duraturo tra i partecipi, i quali, con un contributo causale anche minimo ma consapevole e volontario, concorrono alla realizzazione di un programma criminoso comune, diretto alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di droga. L'elemento distintivo rispetto al mero concorso di persone nel reato continuato risiede nell'esistenza di un'organizzazione autosufficiente e idonea a commettere i reati-fine, con una ripartizione di compiti e ruoli tra gli associati. La partecipazione all'associazione può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, purché le relative condotte, per le loro connotazioni, attestino un ruolo specifico della persona, funzionale all'associazione e alle sue dinamiche operative, compiute con la consapevolezza e volontà di far parte del sodalizio. Ai fini del riconoscimento dell'attenuante del "ravvedimento operoso", è necessario che il contributo conoscitivo offerto dall'imputato, nel corso della consumazione del reato, sia utilmente diretto ad interrompere non tanto il traffico della singola partita di droga, bensì l'attività complessiva del sodalizio criminoso. Il concorso morale nel reato-fine di detenzione e cessione di stupefacenti richiede un contributo partecipativo positivo, anche in forme che agevolino o rafforzino il proposito criminoso del concorrente, non essendo sufficiente la mera presenza o il successivo interessamento dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2019 della Corte d'appello di L'Aquila;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alessandro Maria Andronio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MOLINO Pietro, che ha co…

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