Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 7672 del 4 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:7672CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la decisione del giudice di merito, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella effettuata dal giudice di appello, salvo che non ravvisi un vizio di motivazione intrinseco al ragionamento seguito, tale da renderlo illogico o giuridicamente errato. Infatti, l'accertamento dei fatti e la valutazione delle prove è riservato al giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici della motivazione, non potendosi configurare un sindacato di legittimità sulla mera diversità di valutazione delle risultanze istruttorie rispetto a quella che il ricorrente ritenga corretta. Pertanto, la Corte di Cassazione non può riesaminare il merito della controversia, sostituendo la propria ricostruzione dei fatti a quella effettuata dal giudice di appello, salvo che non ravvisi un errore intrinseco nel ragionamento seguito, tale da renderlo illogico o giuridicamente errato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 2

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Luigi - Presidente

Dott. BUCCIANTE Ettore - Consigliere

Dott. MAZZACANE Vincenzo - Consigliere

Dott. MIGLIUCCI Emilio - rel. Consigliere

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 8050/2010 proposto da:

IP. LU. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIA GIULIO VENTICINQUE 6, presso lo studio dell'avvocato POLIMENO LAURA, rappresentato e difeso dall'avvocato VALENTI Fabio, giusta procura speciale a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

PE. FR. ;

- intimato -

avverso la sentenza n. 500/2009 della CORTE D'APPELLO di LECCE del 6.5…

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