Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3143 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:3143SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha statuito che, in caso di mancato adempimento da parte dell'Amministrazione di un provvedimento giurisdizionale passato in giudicato, il giudice può assegnare un termine perentorio all'Amministrazione per provvedere al pagamento delle somme dovute, e, in caso di ulteriore inerzia, nominare un Commissario ad acta affinché provveda in via sostitutiva, a spese dell'Amministrazione inadempiente. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e l'attuazione del giudicato, in ossequio ai fondamentali principi costituzionali di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, nonché di ragionevole durata del processo. Infatti, il mancato adempimento spontaneo da parte dell'Amministrazione di un provvedimento giurisdizionale definitivo, oltre a ledere il diritto del cittadino al corretto svolgimento del processo e all'esecuzione della sentenza, compromette la credibilità e l'autorevolezza dell'intero sistema di giustizia amministrativa. Pertanto, il giudice, nell'ambito dei poteri di cui dispone per assicurare l'attuazione del giudicato, può legittimamente ricorrere allo strumento della nomina di un Commissario ad acta, al fine di garantire l'esecuzione coattiva della pronuncia e il ristoro effettivo del diritto leso. Tale soluzione, peraltro, risulta pienamente conforme alla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato, che hanno riconosciuto l'ampiezza dei poteri del giudice amministrativo nell'ambito del giudizio di ottemperanza, volti a rendere concreta ed effettiva la tutela accordata con la sentenza.

Sentenza completa

N. 07688/2015
REG.RIC.

N. 03143/2016 REG.PROV.COLL.

N. 07688/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7688 del 2015, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)) rappresentati e difesi da se medesimi e con domicilio eletto presso il secondo, in Roma, ((omissis)) 51;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, n.c.;

per l'ottemperanza

al giudicato formatosi sul decreto ingiuntivo emesso dalla Corte di Appello di Roma nel procedimento n.53277/10 - equa riparazione - n. 12514/2013 a favore di ((omissis)), dep. Il 7 ottobre 2013 e dichiarato esecutivo il 14 novembre 2013, notificato in successivo 2 dicembre, con cui tra l’altro il Ministero era condannato a pagare le spese di lit…

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