Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 313 del 2021

ECLI:IT:TARLT:2021:313SENT

Massima

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Il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per opere abusive realizzate in aree vincolate è subordinato al rispetto di specifici requisiti previsti dalla legge, tra cui la conformità dell'intervento alle norme urbanistiche e il rientro dello stesso in determinate tipologie edilizie ammesse alla sanatoria. L'Amministrazione competente, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, deve valutare la compatibilità paesaggistica dell'intervento, tenendo conto della natura e del valore del contesto tutelato, nonché della tipologia dell'abuso realizzato. Il parere vincolante della Soprintendenza, reso ai sensi dell'art. 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, prevale sulle valutazioni dell'ente locale, anche qualora quest'ultimo si sia espresso favorevolmente, e può determinare il diniego dell'autorizzazione paesaggistica, in particolare quando l'intervento abusivo non rientri nelle tipologie edilizie ammesse alla sanatoria nelle aree vincolate. Il mancato rispetto del termine perentorio per l'emissione del parere della Soprintendenza non comporta la sua perdita di efficacia, né l'automatica approvazione dell'istanza, essendo comunque rimessa all'ente locale la decisione finale, sulla base delle valutazioni espresse dall'organo preposto alla tutela del vincolo paesaggistico. Inoltre, il vincolo paesaggistico sopravvenuto rispetto alla realizzazione dell'abuso e alla presentazione della domanda di condono è comunque rilevante ai fini della valutazione di compatibilità paesaggistica, non potendo l'intervento essere sanato in contrasto con la disciplina vigente al momento della decisione. Infine, la presenza di altre costruzioni abusive nell'area non può giustificare il rilascio dell'autorizzazione per un intervento che non rispetta i requisiti di legge per la sanatoria nelle zone vincolate.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/05/2021

N. 00313/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00047/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 47 del 2014, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Latina, via E. Filiberto 9;

contro

Comune di Minturno (LT), non costituito in giudizio;
Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del legale rappresentante
p.t.
, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi 12;

per l’annullamento

1) del decreto del Comune di Minturno n. 9 dell’11 novembre 2013, notificato il succe…

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