Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32992 del 30 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32992PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai fini della confisca ex art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è legittimo quando risulti provata la sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità del condannato per uno dei reati indicati dalla norma e i suoi redditi dichiarati o proventi della sua attività economica, senza che rilevi il nesso di pertinenzialità tra i beni e il reato per cui si procede. Ai fini della confisca, è sufficiente che non risulti una giustificazione credibile circa la provenienza lecita dei beni, non essendo necessaria la dimostrazione della loro diretta derivazione dal reato accertato. Pertanto, il giudice può legittimamente disporre il sequestro preventivo di beni formalmente intestati a terzi, qualora, sulla base di elementi concreti, ritenga che essi siano nella disponibilità effettiva del condannato e costituiscano il frutto di un'illecita accumulazione patrimoniale, non giustificata dalla capacità reddituale degli interessati. La mera allegazione di proventi leciti, anche se pregressi rispetto all'acquisto dei beni, non è di per sé sufficiente a vincere la presunzione di illecita provenienza, qualora il loro valore risulti sproporzionato rispetto alle risorse economiche dichiarate dagli intestatari e dal condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 13/02/2012;

sentita la relazione latta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette le conclusioni del PG Dott. Viola Alfredo Pompeo, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza, deliberata il 13 febbraio 2012, la Corte di appello …

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