Consiglio di Stato sentenza n. 3314 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:3314SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione demaniale marittima per la realizzazione di una spiaggia libera attrezzata, pur essendo differente dallo stabilimento balneare, incide comunque sulla libertà di godimento e di fruizione della collettività, sottraendo parzialmente al libero utilizzo il tratto di arenile interessato. L'Amministrazione marittima, nell'esercizio del suo ampio potere discrezionale, può pertanto negare la concessione richiesta qualora ritenga che la realizzazione delle strutture previste nel progetto presentato comprima in maniera determinante le possibilità di libera balneazione nel tratto di litorale in questione, considerato di alta fruibilità e intensamente frequentato dai bagnanti, e che il mantenimento della destinazione alla libera fruizione di tale segmento demaniale risponda all'attuale interesse pubblico prevalente, in particolare ove risulti insufficiente la disponibilità di spiagge libere rispetto alle esigenze della collettività. Tale valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti deve essere adeguatamente motivata dall'Amministrazione, senza che possa ritenersi preclusa dalla previsione di "condizioni generali minime" per il rilascio delle concessioni, atteso che tale atto di indirizzo non esclude la possibilità per l'Amministrazione di valutare, di volta in volta, la compatibilità degli interventi proposti con l'assetto generale della materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 6622 del 2005 proposto da Gi. Ol., rappresentato e difeso dall'Avv. Gi. Pe. e con lo stesso elettivamente domiciliato in Ro. al ((omissis)). Ri. n. 11;
contro
il Ministero delle Infrastrutture, in persona del Ministro p.t., e la Capitaneria di Porto di Ga., in persona del Comandante p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato presso i cui Uffici sono per legge domiciliati in Ro., via De. Po. n. 12;
per l'annullamento,
previa sospensione, della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione I di Lecce, n. 2651/2005, in data 5 maggio 2005, resa tra le parti;
visto il ricorso con i relativi allegati;
visto l'atto di costituzione in giudizio dell'amministrazione appellata;
viste le memorie prodotte dalle par…

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