Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6944 del 23 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6944PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere è configurabile anche in assenza di una specifica organizzazione creata ad hoc, essendo sufficiente l'esistenza di una struttura preesistente, anche se originariamente dedita a finalità lecite, purché i partecipi si siano accordati per la realizzazione di un programma criminoso indeterminato, senza che sia necessario un notevole protrarsi del rapporto associativo nel tempo. La contestazione del reato associativo non è generica se, attraverso l'indicazione degli associati, dello scopo e delle modalità di realizzazione dei reati-fine, è individuato il nucleo essenziale dell'accusa, consentendo all'imputato di svolgere puntuali deduzioni difensive. Ai fini della configurabilità del reato di falso in atto pubblico per induzione in errore del pubblico ufficiale, è sufficiente che l'imputato abbia utilizzato documenti falsi attestanti una falsa identità, senza che sia necessario indicare espressamente il pubblico ufficiale ingannato, essendo tale elemento implicito nel riferimento all'atto pubblico oggetto di falsificazione. La nullità per mancata correlazione tra imputazione e fatto accertato in sentenza, ove non dedotta con i motivi di appello, non è più deducibile per la prima volta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Be. Ro. , nato a (OMESSO);

Ma. Be. Ma. , nato a (OMESSO);

Ro. La. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, sezione 2 penale, in data 20.11.2009;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, il quale ha concluso chiedendo che i ricorsi di Be. e Ma. siano dichiarati inammissibili ed il ricorso di Ro. La. si…

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