Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13081 del 31 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13081PEN

Massima

Il certificato medico è un documento pubblico la cui alterazione, anche solo in relazione alla data o ai giorni di prognosi, integra il reato di contraffazione, essendo sufficiente la consapevolezza della falsità del contenuto, a prescindere dalla finalità perseguita. L'elemento soggettivo del reato di contraffazione di atto pubblico può desumersi dalle molteplici e contraddittorie giustificazioni fornite dall'imputato, ritenute plausibilmente sintomatiche della sua piena consapevolezza della falsità ascrittagli. La pena per il reato di contraffazione di atto pubblico può essere condizionalmente sospesa, ferma restando la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Bologna del 24 febbraio 2015;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso:
udita la relazione del consigliere Dott. Paolo Antonio Bruno;
sentito il Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte d'appello di Bologna confermava la sentenza del…

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