Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1142 del 2019

ECLI:IT:TARPA:2019:1142SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, può ordinare all'amministrazione di provvedere alla restituzione di un bene illegittimamente acquisito, previa rimessione in pristino dello stato dei luoghi, ovvero all'acquisizione del bene al patrimonio indisponibile dell'ente e al risarcimento del danno, secondo i criteri di cui all'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, assegnando un termine perentorio per l'adempimento e, in caso di persistente inerzia, nominare un commissario ad acta affinché provveda in luogo dell'amministrazione. Il giudice, nel valutare la domanda di ottemperanza, non è vincolato dal precedente giudicato, potendo adottare le misure ritenute necessarie per l'esecuzione della sentenza, anche se non espressamente indicate nella stessa, purché coerenti con il suo dispositivo e la sua ratio decidendi. Il giudizio di ottemperanza, infatti, non si limita ad una mera attività esecutiva, ma presenta profili di carattere cognitorio, consentendo al giudice di adottare statuizioni ulteriori rispetto a quelle già contenute nella sentenza da eseguire, al fine di assicurarne l'effettiva attuazione. Pertanto, la circostanza che il ricorrente abbia già proposto un precedente ricorso per ottemperanza non osta all'ammissibilità di un nuovo ricorso volto ad ottenere l'indicazione delle modalità di esecuzione del giudicato e la nomina di un commissario ad acta, qualora tali statuizioni non siano state adottate in precedenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2019

N. 01142/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00626/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 626 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis))ò, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Palermo, via Giosuè Carducci n. 2;

contro

Comune di Gela, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Palermo, via ((omissis)) n. 6;

per l’ottemperanza

- alla sentenza n. 421 del 13 febbraio 2017 resa dal …

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