Il mancato adempimento dell'obbligo di concludere il procedimento espropriativo entro il termine di legge determina l'illegittimità dell'occupazione del bene da parte della pubblica amministrazione, con conseguente diritto del proprietario al risarcimento del danno. In tal caso, l'amministrazione può scegliere tra la restituzione del bene, previa rimessione in pristino, ovvero l'adozione del provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, con determinazione dell'indennizzo e del risarcimento del danno da occupazione illegittima. Il risarcimento del danno da occupazione illegittima è parametrato agli interessi del 5% calcolati sul valore della superficie occupata, salva la prova di una diversa entità del danno. Le somme già erogate al proprietario a titolo di indennità di esproprio e occupazione legittima devono essere detratte dall'importo dovuto a titolo di risarcimento.