La legge regionale n. 4/2009, in quanto norma speciale finalizzata al rilancio dell'attività edilizia e al recupero del patrimonio edilizio esistente, prevale sulla disciplina paesaggistica dettata in via generale dalle NTA del Piano Paesaggistico Regionale (PPR). Pertanto, gli interventi di ampliamento di edifici residenziali situati in zona F turistica, rientranti nell'ambito applicativo della citata legge regionale, non possono essere negati per il solo fatto di non risultare pienamente conformi alle prescrizioni del PPR, in assenza di ulteriori e diverse ragioni di incompatibilità paesaggistica del manufatto. La competenza legislativa primaria della Regione in materia paesaggistica, al di fuori dei beni di cui all'art. 143, comma 1, lett. b), c) e d) del Codice dei beni culturali e del paesaggio, consente infatti alla stessa di intervenire sulla regolamentazione paesaggistica anche attraverso norme di interpretazione autentica, senza necessità di coinvolgere preventivamente o successivamente gli organi statali competenti, purché nel rispetto dei limiti costituzionali delle norme fondamentali di riforma economico-sociale. Ne consegue che la legge regionale speciale, come la n. 4/2009, può legittimamente derogare alla disciplina paesaggistica generale contenuta nel PPR, senza incorrere in profili di incostituzionalità, ove tale deroga risulti compatibile con i suddetti limiti costituzionali.