Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14382 del 26 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14382PEN

Massima

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La misura di sicurezza del ricovero in OPG può essere disposta nei confronti di un soggetto prosciolto per vizio totale di mente, qualora gli accertamenti peritali medico-legali convergano nella diagnosi di una grave e cronica condizione di psicosi schizofrenica paranoide, con persistente stato di pericolosità sociale non gestibile in ambiente extramurario o familiare. In tali casi, il giudice è legittimato a ritenere necessario il ricovero in ambiente chiuso per fronteggiare adeguatamente la pericolosità del soggetto, senza che sia necessaria una specifica motivazione sulla gravità del reato commesso o sulla personalità dell'imputato, essendo sufficiente la puntuale analisi peritale della sua condizione psichiatrica e del suo stato di pericolosità sociale. La decisione del giudice di merito, fondata su accertamenti peritali esaustivi e logicamente coerenti, non può essere sindacata in sede di legittimità sulla base di meri giudizi di merito volti ad accreditare conclusioni alternative a quelle scientificamente dimostrate, né può essere inficiata dalla circostanza che in un diverso procedimento un'altra autorità abbia ritenuto non gravi le condizioni di salute del soggetto, attesa la diversità di procedimento, di giudicanti e di domande da delibare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO F. M. S. - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4024/2011 TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI, del 03/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO ((omissis));

lette le conclusioni del PG Dott. D'((omissis)) il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

LA CORTE, RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 3 maggio 2012 il Tribunale di sorveglianza di Napoli rigettava l'appello proposto da (OMISSIS), ai sensi dell&#x…

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