Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24604 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24604PEN

Massima

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Il reato di peculato si configura quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio si appropria di denaro o altra cosa mobile di cui abbia la disponibilità per ragione del suo ufficio o servizio, mentre il reato di truffa aggravata si configura quando il soggetto attivo, non avendo tale disponibilità, se la procura fraudolentemente facendo ricorso ad artifici o raggiri. Pertanto, ai fini della distinzione tra le due fattispecie, l'elemento distintivo risiede nelle modalità del possesso del denaro o della cosa mobile oggetto di appropriazione: nel peculato il soggetto attivo ha già la disponibilità del bene per ragione del suo ufficio o servizio, mentre nella truffa aggravata il soggetto attivo non ha tale disponibilità e se la procura fraudolentemente. Inoltre, per la configurabilità del peculato mediante induzione in errore ex art. 48 c.p., è necessario che vi sia un'attività ingannatoria posta in essere dal soggetto attivo, causalmente collegata all'induzione in errore del soggetto che ha la disponibilità del denaro pubblico. Infine, ai fini della determinazione del profitto del reato di peculato ai fini della confisca, devono essere detratte le somme corrispondenti alle ritenute fiscali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni corrisposte agli autori dell'illecito, in quanto tali somme, essendo versate immediatamente all'Erario, non entrano nella diretta disponibilità patrimoniale dei soggetti attivi e non realizzano alcun vantaggio economico per gli stessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 13 luglio 2022 dalla Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Debora Tripiccione;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Mariella De Masellis, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udite le richieste dei difensori, Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS), che hanno insistito per l'accoglimento del…

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