Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17302 del 19 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17302PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, consapevole di non avere alcun diritto tutelabile, esercita una violenza o minaccia per costringere la vittima a consegnargli un profitto ingiusto, indipendentemente dal grado di violenza impiegato e dalla provenienza del denaro consegnato. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessaria la coincidenza tra la persona minacciata e quella danneggiata, essendo sufficiente che la condotta sia idonea a influire sulla volontà di quest'ultima. La motivazione della sentenza che ricostruisce il nesso causale tra la condotta violenta e minacciosa dell'imputato e la successiva consegna del denaro, rilevando lo stato di soggezione e timore della vittima, è adeguata e non illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO A. - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il 02/11/1976 a PALERMO;
avverso la sentenza del 12/01/2018 della CORTE DI APPELLO DI PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. CARDIA Delia, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 7/4/2016 il Tribunale di Palermo condannava (OMISSIS…

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