Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46542 del 15 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46542PEN

Massima

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Il carattere doloso delle lesioni può essere desunto dalla ricostruzione del comportamento aggressivo dell'imputato, effettuata sulla base delle dichiarazioni della persona offesa e della certificazione medica, valutate con rigorosa e lineare razionalità dai giudici di merito. La testimonianza della persona offesa, costituita parte civile, è ugualmente valutabile e utilizzabile ai fini della tesi di accusa, in quanto il processo penale risponde all'interesse pubblicistico di accertare la responsabilità dell'imputato, senza essere condizionato dall'interesse individuale rispetto ai profili privatistici connessi al risarcimento del danno. La carica lesiva delle parole pronunciate dall'imputato, riconosciute come ingiuriose, non necessita di ulteriore argomentazione ai fini della conferma della sua responsabilità, mentre l'espressione "ti ammazzo" integra il reato di minaccia, in quanto la prospettazione di un male violento è idonea a incutere timore nel destinatario e a menomarne potenzialmente la sfera di libertà morale, a prescindere dalla concreta sussistenza di tale limitazione. La reciprocità delle offese e il nesso di dipendenza delle ingiurie dell'imputato da altre della moglie sono affermate, ma non provate, rendendo quindi inconsistente la richiesta dell'affermazione dell'esimente. Infine, l'impugnazione incidentale presentata dalla parte civile per la rifusione delle spese, ritenuta congrua dal giudice di appello, è stata ingiustamente trascurata dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2/2010 TRIB. SEZ. DIST. di OSTIA, del 17/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/09/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI Vito che ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore Avv. ((omissis)).

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 17.6.2010, il tribunale di Roma, sezio…

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