Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32626 del 24 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32626PEN

Massima

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Il reato di rapina aggravata si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, sottrae il denaro o altro bene mobile altrui, cagionando altresì lesioni gravi alla vittima. La qualificazione giuridica del fatto come rapina aggravata è indipendente dalla sussistenza di ulteriori motivazioni o finalità dell'aggressore, essendo sufficiente l'accertamento dell'intenzione di sottrarre il bene alla vittima e dell'uso di violenza o minaccia, nonché della verificazione di lesioni gravi. La corte di appello, nel confermare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di primo grado, può legittimamente ritenere irrilevanti le richieste istruttorie della difesa volte a dimostrare ulteriori finalità dell'aggressore, ove ritenga adeguatamente motivata la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di rapina aggravata. Inoltre, la corte di appello può legittimamente ritenere integrata l'aggravante delle lesioni gravi sulla base delle risultanze documentali, senza necessità di disporre una perizia medico-legale, qualora le condizioni di salute pregresse della vittima non risultino determinanti ai fini della definizione del grave quadro clinico conseguente all'aggressione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1821/2014 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 31/10/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Gaeta Pietro che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

La corte di appello di Bologna, in parziale riforma della sente…

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