Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1551 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:1551SENT

Massima

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Il rilascio e la revoca delle autorizzazioni di polizia per l'esercizio di attività commerciali che comportano la detenzione di oggetti preziosi sono soggetti a una valutazione discrezionale dell'amministrazione in ordine all'affidabilità e all'onorabilità del titolare, anche in assenza di precedenti penali o di provvedimenti giudiziari definitivi. Tale valutazione può fondarsi su elementi indiziari quali la tenuta irregolare dei registri obbligatori, la frequentazione di soggetti pregiudicati e l'esistenza di rapporti di parentela con persone con precedenti penali, i quali, pur non costituendo di per sé motivi di diniego, possono essere considerati sintomatici di una scarsa affidabilità del richiedente. L'amministrazione, pertanto, può legittimamente negare o revocare l'autorizzazione quando, sulla base di una valutazione complessiva della condotta e delle relazioni del titolare, emerga un fondato dubbio sulla sua idoneità a esercitare l'attività in modo conforme alle esigenze di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, anche in assenza di una condanna penale definitiva. Tale valutazione discrezionale deve essere adeguatamente motivata, ma non richiede una puntuale dimostrazione di ogni singolo elemento posto a suo fondamento, essendo sufficiente l'indicazione degli indizi rilevanti ai fini del giudizio di inaffidabilità. Il mancato rispetto delle prescrizioni relative alla tenuta dei registri obbligatori, inoltre, costituisce di per sé un elemento idoneo a giustificare il diniego o la revoca dell'autorizzazione, in quanto sintomatico di una condotta non diligente e attenta alle esigenze di controllo e di prevenzione dei reati connessi all'attività autorizzata.

Sentenza completa

N. 01583/2011
REG.RIC.

N. 01551/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01583/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1583 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Angela Benevieri, rappresentata e difesa dagli avv.ti Valentina Orvieto, Paola Pellegrini, con domicilio eletto presso il loro studio in Firenze, piazza Vittorio Veneto 4;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Firenze, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale di Firenze, domiciliata in Firenze, via degli Arazzieri 4;

per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia,

- del provvedimento del Questore di Firenze E del 20.6.2011 con cui veniva respinta l’istanza di variazione presentata dall…

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