Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 27 del 2014

ECLI:IT:TARPE:2014:27SENT

Massima

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Il silenzio-assenso di cui all'art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 presuppone tassativamente la dichiarazione di conformità agli strumenti urbanistici da parte del progettista, la cui mancanza è significativa della non conformità dell'intervento edilizio. Tale asseverazione non trova alcun ostacolo normativo, atteso che, alla data di presentazione della domanda di permesso di costruire, la disciplina urbanistica prevede unicamente il versamento del "valore pubblico" per il cambio di destinazione d'uso, senza porre divieti espressi. Tuttavia, il silenzio-assenso, rappresentando una procedura semplificata, esige l'adempimento di tutti i presupposti di legge, che hanno un valore sostanziale. Il rigetto del permesso di costruire è ampiamente motivato dalla non conformità dell'intervento edilizio al vigente strumento urbanistico, il quale, a seguito di una variante, ha stabilito la non trasformabilità degli alberghi dismessi in uso residenziale, se non ai sensi di specifiche disposizioni regionali. Inoltre, il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità, ha deliberato di evitare aumenti di volumetrie sulla fascia costiera, per salvaguardarne lo sviluppo ambientale e paesaggistico, escludendo tale zona dall'ambito di applicazione delle misure incentivanti previste dalla normativa regionale di recepimento del D.L. n. 70/2011, in quanto le aree a destinazione turistico-recettiva sono integrabili con soluzioni omogenee, quali la recettività extra-alberghiera, le residenze e/o gli alloggi turistici. Pertanto, l'art. 5 della legge regionale n. 49/2012 non può trovare applicazione diretta, né costituire una deroga al vigente piano regolatore generale del Comune, essendo la delibera consiliare n. 14/2013, che ha escluso la zona in questione dall'ambito di applicazione delle misure incentivanti, pienamente legittima.

Sentenza completa

N. 00087/2013
REG.RIC.

N. 00027/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00087/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 87 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla società Pescara Project a r. l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, via ((omissis)), n.53;

contro

Comune di Francavilla al Mare, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, via delle Caserme, 85;

per l'annullamento

del provvedimento n. 34624 del 5 novembre 2012 con il quale il Comune di Francavilla al Mare, in risposta alla diffida presentata dalla società ricorrente in data 2…

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