Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6432 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:6432SENT

Massima

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Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile, da attività amministrativa pubblica (categoria 5L delle NTA) ad attività direzionale privata (categoria 6B delle NTA), non è consentito in assenza di espressa previsione dello strumento urbanistico comunale, anche laddove le due categorie funzionali possano ritenersi urbanisticamente omogenee ai sensi dell'art. 23-ter del D.P.R. n. 380/2001. Ciò in quanto la specifica disciplina urbanistica comunale, che prevede la netta separazione tra le destinazioni d'uso riconducibili ai "Servizi e attrezzature" (categoria 5) e quelle rientranti nel "Terziario" (categoria 6), esclude l'assimilazione tra le stesse, imponendo il rispetto della destinazione d'uso convenzionalmente assunta all'atto della realizzazione dell'intervento. Il mutamento di destinazione d'uso richiesto, in contrasto con le prescrizioni urbanistiche e con gli impegni assunti in sede convenzionale, non può essere consentito in assenza di espressa previsione dello strumento urbanistico comunale, a prescindere dalla natura pubblica o privata dell'attività da insediare, atteso che la distinzione operata dal piano regolatore risponde a esigenze di carattere generale che non possono essere disattese sulla base di valutazioni di mera opportunità. Inoltre, la presentazione di una SCIA non ingenera l'obbligo di adottare il preavviso di rigetto, essendo configurabile piuttosto l'esercizio di un potere di controllo suscitato dalla segnalazione del privato, a cui va direttamente manifestato l'esito del riscontro effettuato. Infine, il ravvisato contrasto con il divieto di mutamento d'uso fissato dallo strumento urbanistico non esige alcuna esternazione delle ragioni di pubblico interesse, che sono in re ipsa nell'esigenza di garantire l'uniforme rispetto delle prescrizioni urbanistiche di carattere generale, né la comparazione con l'interesse del privato, il quale non può vantare alcuna pretesa ad essere beneficiario di una situazione contra legem né addurre la tutela di un affidamento del tutto inesistente nella specie.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/12/2020

N. 06432/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01232/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1232 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) s.r.l., con sede in Casoria alla via D. Colasanto n. 30, in persona del legale rappresentante amministratore unico pro tempore sig. ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Napoli alla Via G. G. Orsini n. 30 e domicili digitali come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Cercola, in persona del legale rappresentante Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli al Cen…

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