Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41078 del 26 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41078PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di appello, nel confermare la sentenza di condanna di primo grado, può legittimamente ritenere provata la responsabilità penale dell'imputato per i reati di ingiuria e minacce nei confronti di un pubblico ufficiale, sulla base di una puntuale e logica valutazione dell'impianto probatorio, senza che assuma rilievo decisivo l'eventuale prova documentale offerta dalla difesa, ove essa non risulti idonea ad escludere in modo certo la commissione dei fatti contestati. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle risultanze processuali, purché la motivazione sia adeguata, coerente e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato L. - Presidente

Dott. DE BERNARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 12.12.2008 da:

Avv. Carlone Giancarlo, difensore di IO. Do. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro del 2 ottobre 2008;

Letto il ricorso ricorsi e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dr. Salvi Giovanni, che ha chiesto l'inammissibilita…

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