Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45658 del 30 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45658PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando un soggetto, consapevolmente e stabilmente, presta il proprio contributo al perseguimento dei fini criminosi del sodalizio, mettendosi a disposizione dell'organizzazione per il raggiungimento dei suoi scopi illeciti, anche attraverso condotte di agevolazione e sostegno economico, come la creazione di fondi neri destinati alle famiglie mafiose, la fittizia intestazione di beni riconducibili all'associazione, la predisposizione di meccanismi di sovraffatturazione e di documentazione non corrispondente alla realtà, al fine di occultare le disponibilità finanziarie illecitamente generate e metterle a disposizione del sodalizio criminale. Tali condotte, anche se non direttamente riconducibili a specifici atti esecutivi di reati-fine, integrano comunque un apprezzabile contributo al rafforzamento e al perseguimento degli interessi dell'associazione mafiosa, essendo caratterizzate da stabilità e continuità nel tempo. Il giudizio di responsabilità per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il cui accertamento, se sorretto da motivazione congrua e logica, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di adeguato supporto probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Fe. Gi. , nato a (OMESSO);

2. Pa. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 12-11-09 della Corte di Appello di Caltanissetta, sezione 1 penale;

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed i ricorsi;

udita la relazione fatta dal Consigliere, dott. Vincenzo Rotundo;

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per …

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