Il permesso di soggiorno per lavoro subordinato può essere legittimamente negato o revocato qualora il cittadino extracomunitario non dimostri di avere una condizione abitativa stabile che ne consenta la rintracciabilità, nonché un reddito sufficiente al sostentamento, requisiti essenziali per il rilascio e il rinnovo del titolo di soggiorno. L'Amministrazione competente deve valutare la sussistenza di tali requisiti sulla base della documentazione fornita al momento della presentazione dell'istanza, senza dover considerare eventuali sopravvenienze successive, in quanto il giudizio deve essere ancorato alla situazione esistente al momento della decisione. La mancanza anche di uno solo dei requisiti richiesti dalla legge per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno legittima il diniego dell'Amministrazione, senza che questa debba procedere a un'ulteriore istruttoria o a una valutazione di elementi non comprovati. Il provvedimento di diniego deve essere adeguatamente motivato in relazione alle specifiche carenze riscontrate, senza che l'Amministrazione sia tenuta a considerare giustificazioni o documentazione integrativa fornita successivamente alla contestazione delle mancanze, in quanto il contraddittorio procedimentale è finalizzato esclusivamente a consentire all'interessato di chiarire o integrare la propria posizione prima dell'adozione del provvedimento finale.