Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30644 del 3 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30644PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato può essere affermato sulla base di una pluralità di elementi indiziari, anche di natura indiziaria, purché valutati complessivamente in modo logico e coerente, senza incorrere in errori di applicazione delle regole della logica o in contraddizioni interne. La mera presenza sul luogo del reato, unitamente ad altri elementi quali il possesso di oggetti idonei a contrastare eventuali inseguitori, la fuga, la disponibilità di somme di denaro riconducibili al provento del reato, le dichiarazioni dell'imputato e i messaggi scambiati, possono costituire gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza, tali da giustificare l'affermazione della responsabilità penale per concorso nel reato, anche in assenza di una condotta di effettiva agevolazione materiale. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione complessiva degli elementi probatori, senza che il sindacato di legittimità possa spingersi a una diversa ricostruzione e valutazione dei fatti, salvo l'ipotesi di errori logici o di travisamento della prova. Analogamente, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base di valutazioni relative alla gravità della condotta, all'intensità del dolo e al comportamento processuale dell'imputato, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matild - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. SGADARI G - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/01/2019 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di appello di Genova …

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