Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34491 del 20 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34491PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura anche in assenza di una descrizione puntuale degli eventi da parte della vittima, essendo sufficiente che dal complesso degli elementi fattuali emerga la condotta reiterata e molesta dell'agente, idonea a cagionare nella persona offesa un grave e perdurante stato di ansia o di paura, nonché un significativo cambiamento delle sue abitudini di vita. A tal fine, non è necessario l'accertamento di uno stato patologico, essendo sufficiente che gli atti persecutori abbiano un effetto destabilizzante della serenità e dell'equilibrio psicologico della vittima. Il reato di atti persecutori può concorrere con quello di diffamazione, in quanto la condotta diffamatoria può costituire una delle molestie rientranti nella fattispecie di cui all'art. 612-bis c.p. L'atteggiamento persecutorio assume autonoma rilevanza penale, essendo la reiterazione degli atti connaturata al fenomeno criminologico alla cui repressione la norma incriminatrice è finalizzata. Ai fini dell'applicazione di misure cautelari, il giudice può valutare il pericolo di reiterazione delle condotte persecutorie sulla base di elementi indiziari, quali la prova di un'ossessione dell'indagato nei confronti della vittima, senza che sia necessaria una rivalutazione degli elementi di fatto da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo - Presidente

Dott. MICCOLI Graz - Rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/11/2017 del TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Miccoli Grazia;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott.ssa Marinelli Felicetta che conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza emessa il 13/11/2017 dal Tribunale distrettuale di Bologna, che, rigettando la richiesta di riesame, ha confermat…

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